martedì 11 giugno 2013

Il libro degli Spiriti - Capitolo I°: Panteismo.

16) Coloro che professano questa dottrina pretendono di trovarvi la dimostrazione di alcuni attributi di Dio. Essendo i mondi infiniti, Dio è, proprio per questo, infinito. Non essendoci da nessuna parte il vuoto o il nulla, Dio è dappertutto. Essendo Dio dappertutto, poichè il tutto è parte integrante di Dio, Egli dà a tutti i fenomeni della natura una ragion d'essere intelligente. Che cosa possiamo opporre a questo ragionamento?

R) La ragione. Riflettete da persone mature, e non vi sarà difficile individuarne l'assurdità.

Questa dottrina fa di Dio un essere materiale che, per quanto dotato di un'intelligenza suprema, sarebbe in grande ciò che noi siamo in piccolo. Ora, poichè la materia si trasforma incessantemente, se così fosse, Dio non avrebbe nessuna stabilità; mancherebbe di uno degli attributi essenziali della Divinità: l'immutabilità. Le proprietà della materia non possono allearsi all'idea di Dio, senza che l'idea che noi abbiamo di Dio ne venga sminuita, nè tutte le sottigliezze e i sofismi riuscirebbero a risolvere il problema della Sua natura intrinseca. Noi non sappiamo tutto ciò che Egli è, però sappiamo cioò che Egli non può non essere. E la teoria del panteismo è in contraddizione  con le Sue proprietà più essenziali, poichè confonde il creatore con la creatura, esattamente come se uno volesse affermare che una macchina ingegnosa è parte integrante del tecnico che l'ha concepita.
L'intelligenza di Dio si rivela nelle Sue opere, come quella di un pittore nel suo quadro. Ma le opere di Dio non sono Dio stesso così il quadro non è il pittore che l'ha concepito ed eseguito.

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